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Nel salotto della baronessa Lanari come in un carnevale di fine secolo sfilano i paradossi, le ossessioni, i vizi, le virtù, le buone e le cattive abitudini dell'Ottocento borghese. A tessere i fili del racconto un vecchio medico: a lui il compito, tra conversazioni eleganti e ironiche, di reinventarsi Boccaccio alle soglie di un nuovo secolo, dove il profumo del progresso si mescola alla paura del futuro. E quindi spazio alle meraviglie dei viaggi transatlantici, il sogno dell'America, i prodigi della tecnica, insieme alle profondità del paranormale, le inquietudini della psiche, il tormento e l'estasi, in una girandola senza fine.